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Quanto costa produrre idrogeno.
Molti “luoghi comuni” portano a presumere che l’idrogeno sia pericoloso, esplosivo, costoso nel suo utilizzo e difficilmente trasportabile.
L’idrogeno brucia all’aria quando la sua concentrazione è compresa tra il 4 ed il 75% del suo volume, mentre il gas naturale brucia a concentrazioni comprese tra il 5,4 ed il 15%.
La temperatura di combustione spontanea è di 585 °C, mentre quella del gas naturale è di 540 °C.
Il gas naturale esplode a concentrazioni comprese tra il 6.3 ed il 14%, mentre l’idrogeno richiede concentrazioni dal 13 al 64%.
La bassa radiazione termica, propria delle fiamme da idrogeno, fa sì che esistano poche possibilità che materiali vicini possano essere a loro volta incendiati, riducendo così, oltre alla durata dell’incendio, anche il pericolo di emissioni tossiche.
L’idrogeno, al contrario dei combustibili fossili, non è tossico, né corrosivo ed eventuali perdite dai serbatoi non causano problemi di inquinamento del terreno o di falde idriche sotterranee.
La produzione dell’idrogeno avviene per idrolisi (acqua), 1 Mcubo richiede circa 4,5 Kwh di energia elettrica .
Se miscelati con altro combustibile al 30% si possono ridurre le emissioni di gas serra fino al 50%.
L’idrogeno, contrariamente alle altre forme di energia è un vettore, cioè non ha necessità di essere trasportato, ma si produce nel posto in cui si usa.
L’idrogeno non è una risorsa del futuro come alcuni sperano, ma è già pronta da molti anni commercialmente e tecnologicamente disponibile a cambiare il nostro modo di uso dell’energia.
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